Comunicazione B2B vs comunicazione B2C: vince lo Human to Human!

Esiste ancora una differenza tra la comunicazione B2B e B2C?

Una clientela diversa implica strumenti diversi, ma nel 2024 è ancora così? Risponderemmo “H2H” ad entrambe le domande, ma facciamo un passo indietro.

Dalla comunicazione alle mele

Vi è mai passato per la mente di domandarvi la differenza tra una mela rossa ed una verde? No?
Nemmeno a noi. La risposta, infatti, è semplice: non c’è alcuna vera differenza.
Voi direte: “Ma cambia il gusto e pure il colore e la consistenza!”. Certo, tuttavia, una mela rimane sempre una mela.

Nella visione tradizionale della comunicazione aziendale, il business to business è l’insieme delle tecniche di marketing che un’azienda utilizza quando la propria clientela è formata da brand che lavorano nel medesimo settore oppure in branche affini: in questo contesto, parliamo di una sinergia tra produttori, fornitori di beni o servizi e rivenditori. Viceversa, la business to consumer è quella comunicazione rivolta ai consumatori finali, ovvero a chi utilizzerà il prodotto e a chi, spesso, lo compra direttamente dall’azienda promotrice.

Siamo convinti che lo strumento sia unico, ovvero la comunicazione aziendale (la mela); tuttavia, per essere efficace, deve essere adattato e declinato in modi differenti a seconda del pubblico di riferimento (colore, gusto, consistenza), sia che si tratti di un’azienda che di un consumatore finale. In ogni caso, è fondamentale diversificare l’approccio.

Sbucciamo la mela!

Come avrete capito, ci piacciono le metafore e le cose complicate.
Per fortuna c’è anche chi vuole semplificare le cose e questo costui è Bryan Kramer, stratega di social business ed amministratore delegato dell’agenzia Pure Matter che nel 2014 ha pubblicato un libro intitolato “There is no B2B or B2C: it’s Human to Human”.
Nello scritto Kramer afferma come, soprattutto con l’avvento del digitale (che all’epoca era ancora relativamente limitato), possa essere difficile parlare di una differenza tra la comunicazione B2B e B2C. Oggi parliamo di H2H, poiché ci confrontiamo con individui dotati di personalità, gusti e idee diverse che, come i trend comunicativi, possono variare in base alle esigenze e al contesto storico, economico e culturale.

Alla luce di queste premesse e del breve excursus storico, il nostro intento è quello di condividere ciò che secondo noi è importante: una comunicazione che sia professionale, competente, aggiornata e strategica.

L’obiettivo è la costruzione di una relazione per comprendere le necessità e le caratteristiche del cliente, all’insegna anche dell’evoluzione dei trend di mercato e di una digitalizzazione sempre più pervasiva e versatile. Pensiamo quindi che, soprattutto nell’era dei social, la comunicazione B2C sia importante tanto quanto quella B2B, quest’ultima poco promossa perché ritenuta superficiale. Se è vero che le fiere di settore rimangono uno dei principali canali comunicativi B2B, è altrettanto corretto ed importante sottolineare come la presenza online di profili aziendali ed e-commerce sia sempre maggiore. È quindi necessario, soprattutto per il B2B, integrare strumenti digitali ed out-of-home (OOH) in un processo comunicativo rivolto alla soluzione di un problema, più che alla promozione di un prodotto.

Il torsolo della questione

Esatto, l’H2H è ciò che muove la penna in quest’articolo! Per le aziende B2B (e anche in parte per le B2C), le fiere di settore e la comunicazione OOH rimangono uno strumento importante per incontrare la clientela, ma sono dirette esclusivamente alla vendita di un prodotto. Con i nuovi trend, le nuove prospettive di mercato ed una visione più umana della clientela si rivela ancora più importante non sottovalutare l’importanza della comunicazione. Spesso si ritiene che presentarsi ad altre aziende richieda un tono formale e serio; sebbene questo approccio non sia errato, non bisogna escludere la possibilità di osare di tanto in tanto!
Lo scopo rimane sempre conquistare la clientela, farsi conoscere in maniera creativa, avere quel “più” che ci contraddistingue dagli altri, questo può anche voler dire esprimere i valori della propria azienda in modi diversi attraverso una strategia comunicativa efficace.

In fondo, ‘la creatività non è altro che intelligenza che si diverte’!

Articolo scritto da: Valeria Filippi